TOMATO REVOLUTION
LA FILIERA ETICA DEL POMODORO CHE COLTIVA DIRITTI E FUTURO
IL MERCATO DEL POMODORO
SFRUTTAMENTO E DIRITTI NEGATI IN ITALIA
LE CONDIZIONI DEI LAVORATORI SOTTOPOSTI A GRAVE SFRUTTAMENTO IN AGRICOLTURA IN ITALIA
Nessuna tutela e nessun diritto garantito dai contratti e dalla legge.
Una paga media tra i 20 e i 30 euro al giorno.
Lavoro a cottimo per un compenso di 3/4 € per un cassone da 375kg.
Un salario inferiore di circa il 50% di quanto previsto dai ccnl e cpl.
I lavoratori sotto caporale devono pagare a questi: il trasporto (mediamente 5 euro); beni di prima necessità (mediamente 1,5€ l’acqua, 3€ panino, etc.)
L’orario medio va da 8 a 12 ore di lavoro al giorno.
Le donne sotto caporale percepiscono un salario inferiore del 20% rispetto ai loro colleghi.
Nei gravi casi di sfruttamento analizzati, alcuni lavoratori migranti percepivano un salario di 1 euro l’ora.
(Fonte: QUARTO RAPPORTO AGROMAFIE E CAPORALATO - Osservatorio Placido Rizzotto Flai Cgil – luglio 2018)
DATI SUL MERCATO DEL POMODORO
L’ITALIA È IL SECONDO PAESE PRODUTTORE DI POMODORO NEL MONDO
Nel 2019, nel mondo, sono state trasformate circa 37 milioni di tonnellate di pomodoro, con un aumento del 5,6% rispetto al 2018. (Fonte Anicav)
I principali paesi produttori si confermano gli Stati Uniti, seguiti dall’Italia e dalla Cina, che insieme coprono il 56% del totale. (Fonte: Dati Ismea - agosto 2019)
L’Italia è il secondo trasformatore mondiale dopo gli Usa e rappresenta il 13% della produzione mondiale e circa la metà del trasformato europeo, con un fatturato totale di oltre 3,3 miliardi di euro.
La produzione nazionale del 2019 di pomodoro da industria italiana è stata di 4,8 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato (Fonte Anicav)
Il giro d’affari stimato per il comparto è di 3,15 miliardi (fonte: Borsa italiana, 2019).
L’ITALIA È IL PRIMO ESPORTATORE MONDIALE DI POLPE E PELATI
con una quota pari al 77% del valore mondiale, seguita dalla Spagna (5%) e dagli USA (4%) (Fonte: Dati Ismea - agosto 2019)
LA SOLUZIONE ETICA:
TOMATO REVOLUTION E LA SUA FILIERA
UNA FILIERA AD ALTO IMPATTO SOCIALE
Filiera 100% made in Italy, etica e legale del pomodoro. Caporalato free.
Tutte le persone della filiera sono assunte regolarmente: sfruttamento zero.
Recupero di aree ad alto rischio di sfruttamento, della terra e del lavoro.
Sviluppo sostenibile in contesti difficili.
Agricoltura sociale.
Prezzo equo per chi produce e garanzia
di condizioni di vita migliori.
UNA FILIERA A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
FILIERA BIOLOGICA
Tutela del territorio e dell'ambiente
Agricoltura di qualità
UN POMODORO BUONO FIN DAL PRINCIPIO
Tutto il gusto delle varietà e tradizioni enogastronomiche locali.
UN ESEMPIO DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: IL POMODORO SICCAGNO E IL RISPARMIO IDRICO
La varietà di pomodoro coltivata dai piccoli produttori delle Madonie, a 700/800 metri d’altezza, in una zona incontaminata dell’entroterra siciliano, si chiama “Siccagno” perché non richiede l’apporto d’acqua. Le particolari caratteristiche del terreno argilloso consentono una buona fertilità e l’autoregolazione idrica nei periodi di siccità.
I pomodori vengono raccolti e selezionati a mano, maturano al sole e vengono trasformati e confezionati talvolta nella stessa cooperativa che gestisce l'intera filiera.
I PROTAGONISTI DI TOMATO REVOLUTION
3 cooperative di produttori nel Sud Italia che raggruppano 60 piccoli produttori attivi in territori ad alto rischio di sfruttamento della manodopera.
CIRCA 76.000 VASETTI DI SPECIALITÀ ENOGASTRONOMICHE BIO VENDUTE
* 2019
Piccoli grandi numeri testimoni di un crescente interesse per una economia più giusta